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Gioia Tauro, la siderurgia mancata parla di Taranto e Bagnoli

Gioia Tauro, la siderurgia mancata parla di Taranto e BagnoliIl porto di Gioia Tauro

Lavoro Tutto comincia all’indomani della rivolta di Reggio Calabria, nell’estate del 1970. Il governo di centrosinistra presieduto da Emilio Colombo vara un pacchetto di misure per il sostegno all’industria in Calabria e Sicilia: in tutto si tratta di 1300 miliardi di lire. Reggio Calabria, la città alla quale è stato sottratto il titolo di capoluogo di regione, è destinata ad essere ricompensata con la nascita di un polo industriale

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 22 novembre 2019
C’è un pezzo di Sud che costituisce una specie di ucronia, una catena di eventi alternativa rispetto a quella di Taranto, con un Meridione che si sottrae agli altoforni. E’ la storia di Gioia Tauro e della piana che doveva ospitare un’industria siderurgica come Taranto e Bagnoli. E non è una vicenda a lieto fine. Tuttavia contiene e rimescola molti degli elementi che compongono la storia dell’Ilva prima e di Arcelor Mittal. Le politiche industriali e i fondi per lo sviluppo del Mezzogiorno, la crisi petrolifera e l’ingresso nella competizione globale del nuovo millennio, lo sviluppo insostenibile e l’arretratezza ,...

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