Scuola

Giorgio Caproni, nell’esperienza viva di un «paese guasto»

Giorgio Caproni, nell’esperienza viva di un «paese guasto»

Esami di maturità Per la prova di Italiano, i «Versicoli quasi ecologici» di uno dei più grandi poeti del secondo Novecento

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 22 giugno 2017
C’è un fuoco ottico nei tormentati Versicoli di quest’ultimo, impensierito Caproni ecologico; un sintagma arcaico e modernissimo che salta agli occhi come un punto di fuga decentrato: «paese guasto». A noialtri testimoni della crisi permanente, del disservizio insanabile, delle giunte e dei governi corrotti o incapaci (se non corrotti e incapaci a un tempo), questo paese senza maiuscola suona subito familiare, guasto come è eternamente guasto un bagno a scuola, un treno della metro, un vecchio inamovibile SUV dalla batteria esausta multato in doppia fila. Anche a chi leggeva questa poesia sull’«Unità» nell’agosto del 1988, alla vigilia del crollo del...

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