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Giorgio Gaslini, visioni illimitate

Giorgio Gaslini, visioni illimitateGiorgio Gaslini

Tracce/La ristampa della colonna sonora di «Bali» riaccende l’interesse intorno ai lavori per il cinema del prolifico jazzman «La notte», «Profondo rosso» e altri lavori evidenziano un tocco quasi enciclopedico

Pubblicato più di un anno faEdizione del 10 giugno 2023
La recente uscita discografica Bali a firma Giorgio Gaslini, pubblicata in origine nel 1971 dalla Cinevox, induce a parecchie riflessioni. C’è un tempo, in Italia, grosso modo tra gli anni Sessanta e Settanta del XX secolo, in cui quasi tutti i musicisti (in particolare compositori e jazzisti) si dedicano agli score, detti anche original movie picture soundtrack o colonne sonore cinematografiche, occupandosi di ogni genere filmico: l’industria del grande schermo, all’epoca, è fiorente e organizzatissima e il ruolo del musicista risulta tanto richiesto quanto redditizio sul piano economico. Nessuno si sottrae al richiamo, anche solo con una pellicola abilmente selezionata...

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