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Giornali e tv, sembra la nuova maggioranza
Media e politica Tra le paginate e i servizi occupati dal Coronavirus si insinuano da settimane articoli sul “Risiko” di un presunto (e presuntuoso) dopo Conte. Non tre, bensì chili di indizi, cara Agatha Christie
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Media e politica Tra le paginate e i servizi occupati dal Coronavirus si insinuano da settimane articoli sul “Risiko” di un presunto (e presuntuoso) dopo Conte. Non tre, bensì chili di indizi, cara Agatha Christie
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 25 aprile 2020Edizione 25.04.2020
I mezzi di comunicazione prefigurano spesso i volteggi e gli andamenti del sistema politico. E’ un vecchio adagio della mediologia, piuttosto rozzo e tuttavia quasi sempre giusto. Due vicende, pur tra loro diverse, si sposano bene, anzi male. Parliamo del l’avvicendamento nella direzione de la Repubblica imposto dalla proprietà del gruppo “Exor-Gedi” e le tabelle pubblicate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni inerenti al pluralismo televisivo nel mese di marzo. Il cambio nella stanza dei bottoni del quotidiano (a torto o a ragione che sia) considerato una bandiera del progressismo italiano sembra dare un messaggio chiaro: il clima è cambiato...