Politica
Giornalismo e «disinformazia» sulla Torino-Lione
Nella «guerra fredda» che si combatte da oltre un decennio sul progetto Tav Torino-Lione, l’informazione ha sempre giocato un ruolo rilevante. Così sul fronte del movimento no-Tav, specializzatosi in uno […]
Nella «guerra fredda» che si combatte da oltre un decennio sul progetto Tav Torino-Lione, l’informazione ha sempre giocato un ruolo rilevante. Così sul fronte del movimento no-Tav, specializzatosi in uno […]
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 6 novembre 2013
Nella «guerra fredda» che si combatte da oltre un decennio sul progetto Tav Torino-Lione, l’informazione ha sempre giocato un ruolo rilevante. Così sul fronte del movimento no-Tav, specializzatosi in uno sforzo costante di «contro-informazione», e così dalla parte dei sostenitori dell’opera, che decisamente più rappresentati e influenti nelle cabine di comando dei grandi media fanno spesso ricorso agli strumenti classici della «disinformazia». È un esempio di disinformazione la pagina uscita su la Repubblica di alcuni giorni fa a firma di Paolo Griseri. L’articolo parte dalla seguente domanda retorica: perché mentre in Piemonte la ferrovia che buca la montagna è vista...