Visioni
Giovanni Gastel e l’altrui ricordo egotista
Habemus Corpus «Dovremmo scrivere noi i nostri epitaffi, così quando ce ne andiamo la gente non dovrebbe assistere a questo mercato dell’ego». Lo sfogo è di un’amica irritata per la montagna autocelebrativa che si è scatenata dopo la sua morte
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Habemus Corpus «Dovremmo scrivere noi i nostri epitaffi, così quando ce ne andiamo la gente non dovrebbe assistere a questo mercato dell’ego». Lo sfogo è di un’amica irritata per la montagna autocelebrativa che si è scatenata dopo la sua morte
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 16 marzo 2021Edizione 16.03.2021
«Dovremmo scrivere noi i nostri epitaffi, così quando ce ne andiamo la gente non dovrebbe assistere a questo mercato dell’ego». Lo sfogo è di un’amica irritata per la montagna autocelebrativa che si è scatenata dopo la morte per covid di Giovanni Gastel, fotografo conosciuto in tutto il mondo. Poiché Gastel era generoso e talvolta regalava uno scatto, rigorosamente in bianco e nero, ai giornalisti che nel suo studio assistevano ai servizi per i personaggi che poi avrebbero intervistato, sono in tanti ad avere un suo ritratto e sono stati in tanti a postarlo sui social, con il risultato che per...