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Girone «subito» in Italia, ma l’India detta le condizioni

Girone «subito» in Italia,  ma l’India detta le condizioniSalvatore Girone – LaPresse

Marò Esulta il governo italiano: «Con noi il 2 giugno». Ma un'eventuale presenza pubblica dei due fucilieri rischierebbe di infrangere i patti con i giudici indiani

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 27 maggio 2016
Ieri mattina la Corte suprema indiana ha stabilito che il fuciliere di Marina Salvatore Girone potrà rientrare «immediatamente» in Italia e rimanerci fino al termine dell’arbitrato internazionale attualmente in dibattimento all’Aja. La sentenza, che dà ragione alla richiesta italiana formulata su «basi umanitarie», applica le direttive arrivate dalla Corte arbitrale permanente dell’Aja lo scorso 3 maggio, quando si decideva che Girone avrebbe fatto rientro in patria, ma a condizioni che avrebbe dovuto formulare la massima Corte indiana. Le condizioni, si legge nella sentenza pubblicata sul sito della Supreme Court of India, sono sette: Girone e l’ambasciatore italiano a New Delhi...

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