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Giudici, sfida al Paradiso: quell’esercizio interiore sulla lingua di luce

Giudici, sfida al Paradiso: quell’esercizio interiore sulla lingua di luceDa una replica romana del Paradiso dantesco a opera dei Magazzini: in primo piano l’attore Sandro Lombardi, foto Tilde De Tullio

Riscritture dantesche Nel giugno 1990 Federico Tiezzi chiede a Giovanni Giudici una trasposizione drammaturgica della terza cantica di Dante. Il testo di quella sfida intellettuale e poetica, messo in scena dai Magazzini, torna adesso disponibile insieme alle agende di lavoro, da Ledizioni: lo cura Riccardo Corcione

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 9 febbraio 2020
La Commedia dantesca cadde, incredibilmente, in un secolare oblio a partire dall’età di Pietro Bembo, e fu riscoperta pienamente solo dai grandi poeti del Novecento. Fra la metà del secolo precedente e il fatidico anniversario del 1921 Francesco De Sanctis e Benedetto Croce di fatto ritagliarono nel poema qualche «figurina» di seducente teatralità (Paolo e Francesca, il conte Ugolino, Farinata degli Uberti) e isolarono degli squarci lirici, condannando la struttura del poema sacro: troppo filosofico per essere vera poesia e troppo poetico per essere vera filosofia. Nel saggio del 1921 Croce scriveva letteralmente che «il cammino più corto e più...

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