Cultura
Giulio Angioni e le parole per dare senso all’ostinazione
Ricordi La morte dello scrittore e antropologo sardo
Ricordi La morte dello scrittore e antropologo sardo
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 13 gennaio 2017
«Quando non si saprà/ di te che sarai stato, / dell’albero che un giorno avrai piantato/ in terra smemorata/ e la parola d’aria respirata/ sarà altra cosa in chissà quale stato/ tu forse lo saprai/ che qui e ora sei». Sono gli ultimi versi scritti da Giulio Angioni, postati su Facebook tre giorni fa. C’è dentro la voce di Giulio, che s’è spento ieri a 78 anni per una malattia fulminante. Voce inconfondibile come quella di qualsiasi scrittore vero. Quel suo italiano che avvolgeva luoghi e persone in lunghe spirali di parole mosse sempre da un «ma», da un «forse»:...