Alias Domenica
Giulio Bollati, con Leopardi e Manzoni, cercando l’italiano
Critica letteraria Per il centenario di Giulio Bollati, la Bollati Boringhieri ripubblica i saggi di «L’invenzione dell’Italia moderna», e le «Memorie minime»: eleganza di pensiero e scrittura; grazia e umore
Franz Ludwig Catel, Golf von Neapel mit Fruchthändler, 1822, Berlino, Alte Nationalgalerie
Critica letteraria Per il centenario di Giulio Bollati, la Bollati Boringhieri ripubblica i saggi di «L’invenzione dell’Italia moderna», e le «Memorie minime»: eleganza di pensiero e scrittura; grazia e umore
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 16 giugno 2024
Ma che senso può avere ripubblicare a soli dieci anni di distanza una raccolta di saggi così articolata e impegnativa, così eterogenea nell’ideazione e nella composizione come L’invenzione dell’Italia moderna di Giulio Bollati (Bollati Boringhieri «Saggi. Letteratura», pp. XXI-195, euro 24,00)? Senza tener conto del fatto che i saggi in questione sono parecchio datati: il primo di essi, dedicato alla Crestomazia leopardiana, risale al 1968; quello successivo, sulle tragedie manzoniane, al 1965; mentre l’ultimo, sulla prosa morale e civile, è del 1995. Sarebbe davvero una notizia sorprendente se la ragione fosse puramente commerciale; se cioè, «andata a ruba» la prima...