Internazionale
Giulio e l’Egitto vittime della tortura di Stato
Caso Regeni «Ammazzato come un egiziano», dicono gli attivisti. Perché al Cairo di tortura si muore e solo i racconti dei sopravvissuti riescono a dare la misura delle violazioni nelle prigioni dell'esercito. Come il buco nero di al-Azouly
I genitori di Giulio alla Camera dei Deputati – LaPresse
Caso Regeni «Ammazzato come un egiziano», dicono gli attivisti. Perché al Cairo di tortura si muore e solo i racconti dei sopravvissuti riescono a dare la misura delle violazioni nelle prigioni dell'esercito. Come il buco nero di al-Azouly
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 26 giugno 2016
Nella Giornata internazionale per le vittime di tortura la mente non può che andare a Giulio Regeni e alle parole che gli egiziani da allora ripetono: «Giulio è stato ammazzato come un egiziano». Perché di tortura e detenzione in Egitto si muore continuamente. Si moriva sotto Mubarak, si muore – se possibile con più frequenza – sotto al-Sisi. Per questo il regime mostra nervosismo per i riflettori che Amnesty International mantiene accesi: il portavoce del Ministero degli Esteri egiziano Abu Zeid ha parlato di provocazione dopo l’annuncio della tweet action di ieri e oggi per chiedere verità per Giulio. Si...