Politica
Giustizia, la Lega abbaia ma non morde
Al senato Nessun ostruzionismo: i leghisti mantengono i loro emendamenti alla riforma del Csm ma è proprio Calderoli a condurre velocemente in porto senza incidenti il testo Cartabia. Nessun problema per il resto della maggioranza, neanche a voto segreto. Oggi l'ok definitivo
Il vice presidente del senato Roberto Calderoli (Lega) – Ansa
Al senato Nessun ostruzionismo: i leghisti mantengono i loro emendamenti alla riforma del Csm ma è proprio Calderoli a condurre velocemente in porto senza incidenti il testo Cartabia. Nessun problema per il resto della maggioranza, neanche a voto segreto. Oggi l'ok definitivo
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 16 giugno 2022
Faccia feroce ma modi più che cortesi. La Lega non si mette di traverso all’approvazione della riforma dell’ordinamento giudiziario e del Csm, malgrado gli annunci di battaglia di Salvini e della senatrice Bongiorno. Non ritira gli emendamenti al testo Cartabia, come non li ritira Iv, ma i suoi senatori intervengono il minimo indispensabile in aula, evitano anche di accennare l’ostruzionismo. È un senatore leghista che conduce velocemente in porto il disegno di legge: Calderoli, specialista degli sprint. Talmente nella parte da fare il disinvolto: «Abbiamo fatto un po’ tardino», dice dopo aver chiuso 184 votazioni in quattro ore. Bocciati tutti...