Politica

Giustizia, una riforma epocale aspettando il prossimo decennio

Il ministro Nordio in conferenza stampa a palazzo ChigiIl ministro Nordio in conferenza stampa a palazzo Chigi – LaPresse

Separazione delle carriere Il percorso del ddl costituzionale sarà lungo e irto di ostacoli. Se passerà, i suoi effetti potrebbero vedersi soltanto nel 2032. E tra politica e magistratura va avanti lo scontro sulle inchieste: ora tocca a Genova

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 31 maggio 2024
Un simbolo in nome (e in memoria) di Silvio Berlusconi. Al momento la riforma della giustizia, passata come disegno di legge costituzionale mercoledì scorso in consiglio dei ministri, non è molto di più. Anche perché, al di là del piano simbolico e delle pur estremamente chiare intenzioni del governo, il percorso che porterebbe allo stravolgimento della giurisdizione, cioè alla separazione delle carriere tra magistratura giudicante e requirente, appare ancora piuttosto lungo. E incerto. IL SOTTOSEGRETARIO Alfredo Mantovano ha detto subito in maniera esplicita che «il testo non è blindato» e che dunque sarà suscettibile di modifiche in parlamento. L’obiettivo, difficile...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi