Alias Domenica
Glantz, il Messico ai piedi della donna che forse lo tradì
Tra storia e mito Due figure occupano «La conquista della scrittura», la leggendaria Malinche, e Suor Juana de La Cruz
Diego Rivera, «La Malinche» (da «Storia del Messico», particolare), 1929-1930, Palacio Nacional, Città del Messico
Tra storia e mito Due figure occupano «La conquista della scrittura», la leggendaria Malinche, e Suor Juana de La Cruz
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 25 aprile 2021
Si dice che senza di lei l’impero azteco sarebbe sopravvissuto: Malinche o Doña Marina è il nome della donna che rese possibile la Conquista del Messico e per questo in patria fu a lungo considerata traditrice. Consegnata nelle mani di Hernán Cortés come bottino dopo la battaglia di Potonchán, per il condottiero spagnolo vestì il ruolo di consigliera e di «ambasciatrice», affiancandolo come interprete dal maya e dal nahuatl, la sua lingua madre. Nata ai primi del 1500, l’etimologia del suo nome ne evoca l’indole: colei che parla con vivacità. Effettivamente, se Malinche non fosse stata così «indiscreta, rumorosa e...