Alias
Glenn Branca, esteta del rumore
Omaggi/Un ricordo del musicista statunitense, tra i padri della no wave, scomparso di recente Chitarrista, compositore, sperimentatore, collaboratore di molti nomi di spicco della scena newyorkese, a lui si deve, tra l’altro, la nascita dei Sonic Youth
Glenn Branca
Omaggi/Un ricordo del musicista statunitense, tra i padri della no wave, scomparso di recente Chitarrista, compositore, sperimentatore, collaboratore di molti nomi di spicco della scena newyorkese, a lui si deve, tra l’altro, la nascita dei Sonic Youth
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 26 maggio 2018
«Siamo fisicamente incapaci di ascoltare qualcosa di nuovo. Non esiste musica o buona o cattiva in assoluto, siamo noi a fissare questi standard. Ho letto gli articoli che vennero scritti su Wagner alla fine dell’Ottocento. Come era possibile che qualcuno definisse quella musica “rumore orribile, caos gracchiante o schifezza primordiale”? Ora per noi è quasi musica di sottofondo. Eppure ai tempi qualcuno lo percepì come un rumore assordante». C’è stata una stagione nel rock in cui il rumore divenne protagonista, un’intera scena musicale venne sedotta da un’avanguardia popolata da chitarre distorte, suoni atonali e penetranti, feedback e dissonanze. Al centro...