Visioni
Gli adolescenti sono sempre molto «indie»
Cinema «Quel fantastico peggior anno della mia vita», esordio di Alfonso Gomez-Rejon, tratto dal romanzo omonimo di Jesse Andrew, premiato allo scorso Sundance Festival
Cinema «Quel fantastico peggior anno della mia vita», esordio di Alfonso Gomez-Rejon, tratto dal romanzo omonimo di Jesse Andrew, premiato allo scorso Sundance Festival
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 10 dicembre 2015
La tua compagna Rachel ha la leucemia. Sua madre pensa che le farebbe bene se tu la frequentassi. Quindi per piacere chiamala e passate un po’ di tempo insieme». É con questa frase che, più o meno, comincia Quel fantastico peggior anno della mia vita (titolo originale: Me Earl and the Dying Girl), leziosa versione indie del melodramma teen alla Colpa delle stelle, raccontata in voce fuori campo dal protagonista, Greg, un ragazzino timido e introverso costretto dalla mamma a telefonare a una compagna di scuola con i mesi contati. Cancro, cinefilia, esistenzialismo da liceo, gli ormai immancabili genitori hippie...