Politica

Gli affari neri di Latina, spunta un ‘Fratello d’Italia’

Gli affari neri di Latina, spunta un ‘Fratello d’Italia’Latina. L'intimidazione ricevuta dai cronisti del manifesto un anno fa. Ora l'inchiesta ha portato a 24 arresti

L'inchiesta Usura, spaccio, corruzione. Ventiquattro arresti sul caso che un anno fa aveva denunciato il manifesto. I cronisti erano stati 'avvertiti'. Coinvolto nell'indagine anche il tesoriere del partito di Giorgia Meloni

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 15 ottobre 2015
È arrivata come un fiume in piena l’ultima inchiesta denominata “Don’t touch” firmata dal Gip di Latina Giuseppe Cario, eseguita dagli agenti della questura coordinati dal capo della squadra mobile Niglio. Un fiume che ha travolto uno dei clan più pericolosi del pontino, espressione di una consorteria criminale che ha diramazioni nella politica locale e nazionale, nell’imprenditoria, nello sport e nel commercio, spesso agevolata da liberi professionisti e imprenditori dediti al malaffare. Ma andiamo con ordine. Secondo la Procura la sede della tifoseria del Latina Calcio, la “Curva Nord”, sarebbe un luogo di «particolare offensività» sociale perché al suo interno...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi