Cultura

Gli algoritmi del profitto

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Codici aperti I software usati nelle imprese per la raccolta di dati si sono rivelati un potente strumento di controllo sui lavoratori e sul processo produttivo. Un’analisi sul «panopticon elettronico» a partire dal volume «Mindless» di Simon Head

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 11 luglio 2014
Grazie allo sviluppo tecnologico non diventeremo tutti uguali, ma almeno saremo gentlemen di fronte al lavoro. Suonava grosso modo così la promessa di una pacifica e inesorabile evoluzione della società verso la libertà annunciata con una certa autorevolezza ormai più di un secolo fa. Una promessa che ha il carattere di incubo per uomini e donni condannati ancora a vivere nel regno della necessità. Ora l’evoluzione verso la libertà è rappresentata dalla neutralità e oggettività degli algoritmi. Sono quest’ultimi, infatti, la struttura portante di quelle che, all’alba della società post-industriale, Daniel Bell definiva intellectual technologies, il cui perfezionamento ha condotto...

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