Visioni
Gli anni patinati alla Columbia e le roventi session a Muscle Shoals
Musica La morte di Aretha Franklin e una discografia intensa che si estende dal 1956 al 2012, con decine di hit, collaborazioni e duetti di prestigio
Dettaglio di copertina di «I never Loved a Man...» (1967)
Musica La morte di Aretha Franklin e una discografia intensa che si estende dal 1956 al 2012, con decine di hit, collaborazioni e duetti di prestigio
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 17 agosto 2018
Come Sam Cooke e Ray Charles, Aretha ha saputo appropriarsi della tradizione gospel sposandola nel soul e nel pop, evitando cliché troppo legati alla tecnica – che pure conosceva a menadito – lasciandosi andare piuttosto alla ricerca della massima espressività e a una carnale passione che riversa soprattutto nelle performance live. Un talento espresso anche nella sterminata discografia della cantante che tra antologie, album live e studio tocca i sessanta titoli in un arco di tempo che passa da Songs of faith (1956) l’esordio inciso appena sedicenne per la Chess Records al recente (2014) Sings the Great Diva Classics. Eppure,...