Visioni
Gli anni spezzati, la frase che manca
Televisione Il film-tv di Graziano Diana, dedicato al commissario Calabresi, riscrive un periodo del nostro paese senza né storia né verità. Le bugie dello Stato, le montature contro gli anarchici, il buio che ancora avvolge la morte di Pinelli, scompaiono come in una foto sbianchettata
Emilio Solfrizzi in Gli anni spezzati
Televisione Il film-tv di Graziano Diana, dedicato al commissario Calabresi, riscrive un periodo del nostro paese senza né storia né verità. Le bugie dello Stato, le montature contro gli anarchici, il buio che ancora avvolge la morte di Pinelli, scompaiono come in una foto sbianchettata
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 10 gennaio 2014
La storia la scrivono i vincitori, e la torcono a proprio uso e piacimento. Il fattaccio è noto, non c’è da sbigottire o fingere scandalizzata sorpresa. Ai vinti, finché non sono afoni, spetta il compito, sovente ingrato, di confutare e correggere e tentare di impedire che le versioni addomesticate del passato s’impongano come senso comune per i posteri. A volte gli riesce. Gli anni spezzati, il brutto film-tv dedicato da Raiuno al commissario Luigi Calabresi stupra la storia recente di questo Paese. Occorre segnalarlo senza strilli, senza fingersene stupiti e, possibilmente, senza attaccarsi a particolari in questo caso irrilevanti come...