Internazionale
Gli ayatollah si giocano la carta del leader supremo
Iran Nel suo primo sermone del venerdì in otto anni Khamenei definisce Trump «un pagliaccio». Crisi dei missili, ora vengono fuori 11 feriti tra i marines nelle basi prese di mira in Iraq
Il leader supremo della Repubblica islamica dell’Iran, Ali Khamenei, durante il sermone tenuto ieri a Teheran – Ap
Iran Nel suo primo sermone del venerdì in otto anni Khamenei definisce Trump «un pagliaccio». Crisi dei missili, ora vengono fuori 11 feriti tra i marines nelle basi prese di mira in Iraq
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 18 gennaio 2020
L’oligarchia di ayatollah e pasdaran era riuscita ad arrivare indenne alla soglia dei quarant’anni ma il prossimo compleanno, l’11 febbraio, si preannuncia turbolento. Stavolta rischiano la poltrona: per questo tirano fuori l’asso e si giocano la carta del sermone del venerdì con il leader supremo Ali Khamenei. Era dal 2012 che gli iraniani non ascoltavano un suo sermone, l’ultima volta era stato in occasione del trentatreesimo anniversario della Repubblica islamica. Evidentemente in questo momento la leadership di Teheran non sa più che pesci pigliare, questo momento è il peggiore dal 1979 perché alla grave crisi internazionale si somma quella interna,...