Alias Domenica
Gli ebrei olandesi nello specchio di Rembrandt
Steven Nadler, "Gli ebrei di Rembrandt", Einaudi "Saggi" Nel disegnare le relazioni di Rembrandt con le comunità sefardita e ashkenazita di Amsterdam, Nadler (l'importante studioso di Spinoza) è ancora ignaro, purtroppo, delle recenti, cruciali ricerche sul pittore, in particolare il Corpus of Rembrandt Paintings realizzato sotto la guida di Ernst van de Wetering
Rembrant van Rijn, «Ritratto di giovane ebreo», Berlino, Gemäldegalerie
Steven Nadler, "Gli ebrei di Rembrandt", Einaudi "Saggi" Nel disegnare le relazioni di Rembrandt con le comunità sefardita e ashkenazita di Amsterdam, Nadler (l'importante studioso di Spinoza) è ancora ignaro, purtroppo, delle recenti, cruciali ricerche sul pittore, in particolare il Corpus of Rembrandt Paintings realizzato sotto la guida di Ernst van de Wetering
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 26 novembre 2017
Il rapporto di Rembrandt Harmenszoon van Rijn con gli ebrei di Amsterdam è stato spesso oggetto dell’interesse sia degli storici dell’arte che di altri studiosi. È documentato che l’artista, dal gennaio 1639, occupò una casa nel cuore del quartiere ebraico, il Vlooienburg: un’isola tra i canali della città, strappata all’acqua grazie alla perizia ingegneristica degli olandesi. Lì Rembrandt trascorse quasi vent’anni della sua vita sino a quando, nel 1656, fu costretto a vendere la casa perché non era riuscito a restituire l’enorme somma di tredicimila gulden che gli erano serviti per comprarla (si tratta della lussuosa magione che oggi è...