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Gli editori indipendenti affermano il loro antifascismo
Salone del Libro Giovedì 9 maggio, giorno di apertura del trentaduesimo Salone del Libro di Torino, il frastuono delle polemiche era già diventato un’eco lontana. Chiuso lo stand dell’editore fascista Altaforte, peraltro felicissimo […]
Salone del Libro Giovedì 9 maggio, giorno di apertura del trentaduesimo Salone del Libro di Torino, il frastuono delle polemiche era già diventato un’eco lontana. Chiuso lo stand dell’editore fascista Altaforte, peraltro felicissimo […]
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 25 maggio 2019
Luciano Del SetteTORINO
Giovedì 9 maggio, giorno di apertura del trentaduesimo Salone del Libro di Torino, il frastuono delle polemiche era già diventato un’eco lontana. Chiuso lo stand dell’editore fascista Altaforte, peraltro felicissimo delle vendite on line schizzate alle stelle, Il gioco del mondo, titolo dell’edizione 2019, poteva cominciare. In questo gioco, però, qualcuno aveva ancora qualcosa da dire. O meglio, da ribadire. «Noi piccoli editori indipendenti, il nostro antifascismo, il nostro essere di sinistra, lo dimostriamo con gli autori e i libri che pubblichiamo. Abbiamo voluto semplicemente ribadirlo, e di comune accordo lo abbiamo fatto così». Riccardo Zanini della Diabolo Edizioni di...