Internazionale
Gli egiziani in Italia divisi tra «casino» e rivoluzione
Egitto Viaggio nel voto visto dal nostro paese. I sostenitori del governo festeggiano all’ambasciata, gli altri rilanciano la campagna di boicottaggio. «Non votiamo perché questo sia uno strumento contro di lui: trasformare questo malcontento in un atto politico»
Il braccialetto per Giulio Regeni al polso di Karim, egiziano in Italia – Giulia Beatrice Filpi
Egitto Viaggio nel voto visto dal nostro paese. I sostenitori del governo festeggiano all’ambasciata, gli altri rilanciano la campagna di boicottaggio. «Non votiamo perché questo sia uno strumento contro di lui: trasformare questo malcontento in un atto politico»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 27 marzo 2018
«Per chi ho votato? Per il presidente nostro. È una persona molto seria, bravissimo…. che ti posso dì? Ha fatto tante fabbriche nuove, sistemato tante cose. E adesso l’Egitto è più tranquillo. Prima, per colpa del casino, non potevo neanche uscire con mia madre e mia sorella». Ali parla lentamente, si preoccupa di sfoggiare un buon italiano: non si aspettava di essere intervistato nel negozio di frutta del suo connazionale Walid, a Roma. IL CASINO DI CUI PARLA questo signore egiziano sulla sessantina, che gestisce una pizzeria poco lontano, è quello iniziato con la rivoluzione del 2011 che rovesciò il...