Alias Domenica
Gli esercizi patafisici del fustigatore Dal Fabbro
Intellettuali italiani del Novecento Torna per La Mandragora «Etaoin», romanzo sperimentale in cui Beniamino Dal Fabbro nel 1971 attaccava la tv con humour corrosivo
Beniamino Dal Fabbro fotografato nei pressi del teatro La Fenice di Venezia
Intellettuali italiani del Novecento Torna per La Mandragora «Etaoin», romanzo sperimentale in cui Beniamino Dal Fabbro nel 1971 attaccava la tv con humour corrosivo
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 23 gennaio 2022
La figura di Beniamino Dal Fabbro, come quella di tanti intellettuali eretici di difficile classificazione, è stata ingiustamente rimossa dall’establishment culturale dei nostri giorni. Nato nel 1910 a Belluno, città che l’autore ribattezzò Villapluvia come il titolo della sua raccolta poetica d’esordio edita da Parenti, scomparso nel 1989 a Milano, Dal Fabbro ha avuto modo di manifestare la propria verve poliedrica e anticonvenzionale dedicandosi alle più svariate attività: fu infatti poeta, narratore, saggista, musicologo (ma avrebbe preferito il termine «melòsofo»), traduttore (a lui si devono pietre miliari come La peste di Camus e Gli incanti di Valéry, oltre a versioni...