Cultura

Gli inciampi della storia

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Mostre L'ottava edizione della Biennale di Berlino, curata da Juan A. Gaitán, cerca di indagare fra i meccanismi della finzione, costruendo una topografia di passato, presente e futuro. Lo fa con l'aiuto di 50 artisti internazionali, ma manca il suo bersaglio

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 3 giugno 2014
Come può la memoria lavorare contro la negazione della Storia, riuscendo a intercettare le istanze contemporanee, senza cadere nella rete della tentazione nostalgica o in quella del rigetto totale di qualsiasi passato? Il curatore della ottava edizione della Biennale di Berlino Juan A. Gaitán (globetrotter diviso fra radici colombiane e canadesi, che lavora in Messico e san Francisco) ha provato a rispondere e ha avuto un’intuizione giusta: bisogna partire dalla topografia stessa della città, dalle sue divisioni e ricomposizioni, da quel mosaico di esistenze e di relazioni che Berlino rappresenta. Anche dal suo muro fra est e ovest che oggi...

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