Italia

Gli insostenibili allevamenti intensivi lungo il Po

Gli insostenibili allevamenti intensivi lungo il PoTorre dell’Oglio, punto di confluenza tra Po e Oglio; in basso un’azienda agricola nel lodigiano – Valerio Nicolosi

Siccità Il fiume è in secca, gli agricoltori rischiano di perdere il raccolto. Sotto accusa le grandi aziende zootecniche che richiedono molta acqua e hanno un impatto sul cambiamento climatico a causa della fermentazione enterica degli animali

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 9 luglio 2022
I grandi campi coltivati di mais e di erba medica accompagnano i lunghi rettilinei delle provinciali che collegano i paesi della Pianura Padana nel tratto tra Mantova, Cremona e Lodi dove il cuore pulsante dell’economia sono l’agricoltura e l’allevamento per la produzione dei salumi e dei derivati del latte. Spostandosi da una provincia all’altra, il Po lo si costeggia in diversi punti, mentre in altri appaiono i numerosi canali d’irrigazione oltre al Mincio, l’Oglio, l’Adda e gli altri affluenti naturali che proprio insieme al Po hanno dato la possibilità a queste terre di sviluppare la propria economia senza doversi preoccupare...

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