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Gli interessi mercantili dietro l’emergenza
Grandi navi e non solo La torsione della città in un senso unicamente mercantile intorno a un’attività che monopolizza e condiziona Venezia va contrastata. Insieme al ripristino di un equilibrio lagunare e ambientale che, già da solo, renderebbe molto meno impetuose le maree che vediamo in questi giorni
Venezia, un vaporetto arenato dopo il nubifragio – LaPresse
Grandi navi e non solo La torsione della città in un senso unicamente mercantile intorno a un’attività che monopolizza e condiziona Venezia va contrastata. Insieme al ripristino di un equilibrio lagunare e ambientale che, già da solo, renderebbe molto meno impetuose le maree che vediamo in questi giorni
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 14 novembre 2019
Una domenica di luglio, una serata tempestosa, una grande nave da crociera sbanda paurosamente ed è spinta dalle raffiche di vento verso la riva dei Sette Martiri, che solo per un pelo riesce a evitare. Accade non lontano da San Marco. Le immagini fanno il giro del mondo. Un mese prima, un’altra domenica, un’altra grande nave da crociera vagava senza controllo nel canale della Giudecca, per finire la sua pazza navigazione schiantandosi su un natante per crociere fluviali. Anche allora tutto il mondo s’indigna. S’allarma. Ci si accorge della vulnerabilità della città più bella del mondo. Che succede? Le navi...