Lavoro

Gli operai: scarsa sicurezza, ma la Dayco non si ferma

Gli operai: scarsa sicurezza, ma la Dayco non si ferma

Abruzzo Negli stabilimenti la produzione va avanti nonostante le proteste dei sindacati: facciamo cinghie per la trasmissione, non prodotti essenziali. I lavoratori in fabbrica dotati di una mascherina e un solo paio di guanti in lattice

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 2 aprile 2020
La produzione non si ferma alla Dayco, tre sedi in Abruzzo e circa cinquecento lavoratori che ogni giorno sono attivi nella produzione di cinghie di trasmissione per automobili. I sindacati, da giorni ormai, si appellano a ogni istituzione possibile per chiedere la chiusura degli stabilimenti e l’attivazione della cassa integrazione ordinaria, ma sulla loro strada hanno trovato la netta opposizione sia dell’azienda sia di Confindustria. L’ultimo incontro in video, ieri pomeriggio, ha prodotto un nulla di fatto e le linee continueranno a produrre senza fermarsi. Da dentro uno degli stabilimenti abruzzesi della Dayco, un lavoratore racconta cos’è la quotidianità all’interno...

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