Internazionale

Gli scheletri nascosti nella memoria dell’Iran

Gli scheletri nascosti nella memoria dell’IranRicostruzione di una cella nell'ex prigione di Al Qasr, Tehran – NH

Iran La voce dell'ayatollah Montazeri, ex braccio destro di Khomeini poi caduto in disgrazia e scomparso nel 2009, torna a farsi sentire con una registrazione audio di 28 anni fa in cui accusa i vertici del regime di aver commesso crimini imperdonabili. E riaccende il dibattito sul “massacro delle prigioni” del 1988, una delle pagine più nere della storia post-rivoluzionaria, che liquidò in poche settimane migliaia di oppositori di sinistra.

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 30 agosto 2016
Nella periferia di Qom, circondata dalle montagne e dal deserto, si nasconde il sito nucleare iraniano più contestato dalla comunità internazionale, ma in giro nessuno sa dove si trovi esattamente l’impianto della discordia. Costruito in gran segreto per contenere tremila centrifughe destinate all’arricchimento dell’uranio e ispezionato per la prima volta nel 2009 dall’Aiea, dai residenti è conosciuto solo per sentito dire. Sono altri i luoghi che appassionano e dividono gli abitanti della seconda città santa del paese (la prima è Mashhad), che fu la capitale storica della rivoluzione islamica e che oggi, nell’era del disgelo post-sanzioni, rimane un baluardo dell’ortodossia...

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