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Gli schiavi bambini del coltan in Congo

Gli schiavi bambini del coltan in Congo

Africa A mani nude e per 14 ore al giorno, al lavoro nelle miniere illegali dove si estraggono i minerali che alimentano le batterie dei cellulari

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 9 aprile 2020
A mani nude. Al massimo, proprio quando è necessario, con l’impiego di un bastone o di qualche altro arnese rudimentale. Certamente senza nessun equipaggiamento protettivo come guanti, elmetti o mascherine. Così, per almeno 14 ore al giorno, tutti i giorni, centinaia di schiavi bambini sono costretti a lavorare nelle miniere della Repubblica Democratica del Congo. A mani nude, estraggono il coltan, il cobalto e gli altri preziosi minerali indispensabili ad alimentare le batterie «ad alte prestazioni» dei nostri cellulari e dei nostri tablet. Una giornata di lavoro viene pagata un dollaro, al massimo due se il bambino è efficiente e...

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