Lavoro
Gli schiavi dei kiwi nell’Africa di Cuneo
Il reportage Le campagne piemontesi da giugno a novembre si popolano di braccianti africani che spesso non trovano neanche un materasso in una cascina padronale e si accampano nel Foro Boario di Saluzzo, con baracche fatte con i resti dei gommoni
il Foro Boario di Saluzzo, foto di Alessandro Armando
Il reportage Le campagne piemontesi da giugno a novembre si popolano di braccianti africani che spesso non trovano neanche un materasso in una cascina padronale e si accampano nel Foro Boario di Saluzzo, con baracche fatte con i resti dei gommoni
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 20 luglio 2017
Maurizio PagliassottiSALUZZO (Cuneo)
Fisico scolpito con il cesello, capacità di sopportazione della fatica fuori dal comune, capacità di sopportazione del caldo, ma soprattutto è necessaria la capacità di rendersi invisibile: queste sono le caratteristiche del migrante perfetto, quelle che piacciono anche se non si può dire. Saluzzo, secondo giardino ortofrutticolo d’Europa non è Rosarno: ci sono i neri che arrivano da tutto il mondo, i «moru» come vengono chiamati da queste parti, ma non ci sono i caporali. C’è il lavoro duro ma non ci sono le angurie o i pomodori, le coltivazioni che più necessitano di un’organizzazione del lavoro che deborda spesso...