Alias Domenica
Gli scrittori italiani e i logogrifi di Longhi
Marco Antonio Bazzocchi, "Con gli occhi di Artemisia. Roberto Longhi e la cultura italiana", Il Mulino In che modo Anna Banti, Pier Paolo Pasolini, Giovanni Testori e Giorgio Bassani discendono dalla scrittura di Roberto Longhi in termini di stile e "topoi"?
Georges Seurat, studio per "Une baignade, Asnières"
Marco Antonio Bazzocchi, "Con gli occhi di Artemisia. Roberto Longhi e la cultura italiana", Il Mulino In che modo Anna Banti, Pier Paolo Pasolini, Giovanni Testori e Giorgio Bassani discendono dalla scrittura di Roberto Longhi in termini di stile e "topoi"?
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 14 marzo 2021
Roberto Longhi, fot. Villani, Bologna Aprendo uno dei suoi saggi di più tracotante intelligenza (Longhi scrittore del 1980 e però ne varietur dopo lunghe peripezie variantistiche solo nella raccolta Pianura proibita, Adelphi 2002, dove ha il posto d’onore) Cesare Garboli si chiedeva per l’appunto se, non fossero mai esistiti dei quadri, Roberto Longhi avrebbe in vita sua mai scritto un rigo. Interrogativa talmente retorica e anzi tautologica che potrebbe, rovesciandosi, revocare immediatamente in dubbio l’esistenza di più di uno scrittore italiano del secondo Novecento non fossero mai esistite, che parlassero di quadri o meno, le scritture di Longhi medesimo....