Cultura

Gli sguardi molteplici restituiti dal ghetto

Gli sguardi molteplici restituiti dal ghettoIl ghetto di Venezia nel 1516

Geografie dell'anima «Il cortile del mondo» a cura di Shaul Bassi, edito da Giuntina. Scrittori e scrittrici di tutto il mondo raccontano le loro storie a partire dal quartiere ebraico di Venezia. Una raccolta che spazia tra autori ebrei, legati alle esperienze diasporiche, e di altre culture e religioni con un’esperienza collettiva alimentata da diverse «enclave» reali o metaforiche. Tra gli autori presenti, Daniel Mendelsohn, Amitav Ghosh, Ronit Matalon, Rita Dove, Meena Alexander, Igiaba Scego, Doron Rabinovici, David Albahari

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 25 novembre 2021
L’italiano ha esportato parole in tutto il mondo e ghetto è una di queste. L’etimologia deriva da geto, il sito di un’antica fonderia veneziana ma la raccolta Il cortile del mondo – Nuove storie dal ghetto di Venezia (Giuntina, pp. 287, euro 18) propone fin dal titolo un ribaltamento di prospettiva e usa la parola «hasér – scrive il curatore Shaul Bassi – pronuncia veneziana dell’ebraico chatzèr, cortile, soprattutto luogo di incontri, di pettegolezzi, ove tutti si conoscono e dove ognuno sa tutto di tutti». Il luogo però non è esattamente ameno. Infatti, spiega ancora Bassi, il ghetto di Venezia...

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