Scuola

Gli studenti: “Basta grandi opere. E va abolito il reato di clandestinità”

Gli studenti: “Basta grandi opere. E va abolito il reato di clandestinità”

Cortei in venti città contro l'austerity I bersagli delle proteste: Agenzia delle Entrate, Cepu, banche e società di trasporto. L’incontro con i precari dell’Istat

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 5 ottobre 2013
Dalla Bossi Fini all’Agenzia delle Entrate, dal caro trasporti ai No Tav, passando per le vicende greche. Non è sfuggito nulla agli studenti medi che ieri hanno dato il via all’ottobre delle contestazioni, sfilando nei cortei organizzati dalla rete autonoma Studaut in una ventina di città italiane. Una piattaforma comune, sintetizzata nello slogan: «Se ci toccano il lavoro, se ci bloccano il futuro, noi fermiamo la città», ha ispirato azioni e dimostrazioni diverse a Milano, Torino, Roma, Napoli, Pisa e Palermo, solo per citarne alcune. Nella capitale ieri mattina hanno manifestato migliaia di studenti (3 mila secondo gli organizzatori). Ad...

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