Visioni
Gli ultimi giorni della settima arte
Paul Schrader Dal 1997 con Affliction al recente The Canyons il cineasta americano è riuscito a calare la sua poetica all'interno degli ingranaggi hollywoodiani
Lindsay Lohan e James Deen in una scena di The Canyons
Paul Schrader Dal 1997 con Affliction al recente The Canyons il cineasta americano è riuscito a calare la sua poetica all'interno degli ingranaggi hollywoodiani
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 20 novembre 2013
Paul Schrader è una delle intelligenze filmiche più lucide in circolazione. Teorico del cinema e cineasta straordinario anche se per troppo tempo ridotto al ruolo di mero sceneggiatore scorsesiano, è in realtà riuscito a definire meglio dell’illustre e ingombrante amico la sua posizione nei confronti dell’industria del cinema statunitense che a più riprese ha tentato di ostracizzarlo. Certo Schrader ha avuto vita infinitamente meno facile di Scorsese a Hollywood, poiché quest’ultimo, dopo la hybris di Gangs of New York, è riuscito, pur con risultati a nostro avviso estremamente alterni, a calare la sua poetica all’interno degli ingranaggi maggiori di Hollywood....