Internazionale
Gli Usa negano i raid contro l’Isis a Tikrit. Rabbia a Baghdad
Iraq Washington decide di non partecipare alla controffensiva del governo per riprendere la città di Saddam. Ufficialmente per timore di settarismi, ufficiosamente per la presenza dell'Iran
Milizie sciite in Iraq – Reuters
Iraq Washington decide di non partecipare alla controffensiva del governo per riprendere la città di Saddam. Ufficialmente per timore di settarismi, ufficiosamente per la presenza dell'Iran
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 6 marzo 2015
Baghdad e Washington sono ai ferri corti. Il campo di battaglia è Tikrit, città natale di Saddam Hussein, da lunedì target di 30mila soldati, milizie sciite e sunnite, peshmerga e guardie rivoluzionarie iraniane. Per riprendere la città, il governo ha lanciato la più ampia controffensiva mai organizzata dall’inizio dell’avanzata dello Stato Islamico, prova generale per quella che potrebbe essere lanciata entro l’anno contro Mosul, roccaforte del califfato. Dell’armata irachena fanno parte in tanti. Mancano gli Stati Uniti. Dei raid, unica (o quasi) azione militare assunta ad oggi dalla coalizione, nemmeno l’ombra. Un’assenza assordante che fa infuriare i vertici iracheni. La...