Visioni
Godard, visto da vicino
Adieu Godard Un ricordo del cineasta per un’eredità che sarà lunga da comprendere, quasi come un pozzo senza fondo
Una scena da «Passion»
Adieu Godard Un ricordo del cineasta per un’eredità che sarà lunga da comprendere, quasi come un pozzo senza fondo
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 14 settembre 2022
Tutti in Italia, adesso, lo piangeranno. Lacrime di coccodrillo. Negli ultimi decenni, salvo gli happy few, è stato ignorato, e i suoi film mai distribuiti. Come il suo «vicino di casa» Jean-Marie Straub, anche lui ormai stabile a Rolle, paesino della Svizzera che si affaccia sul lago di Ginevra. Come Dreyer, di cui ricordo l’accoglienza a Venezia di Gertrud, da farci vergognare. HA FATTO RICORSO al suicidio assistito, stanco di aver vissuto così a lungo. (Senza assistenza lo hanno fatto anche i novantenni Lizzani e Monicelli). La sua opera si è però sempre più ringiovanita in film da adolescente smanioso...