Visioni

«Godland», il paesaggio del mito nella bellezza delle immagini

«Godland», il paesaggio del mito nella bellezza delle immaginiUna scena da «Godland»

Al cinema Nel suo film il regista islandese Hlynur Pálmason prova a inventare un immaginario del suo Paese. Un prete perduto nell’Islanda del XIX secolo, la colonizzazione danese, l’impossibile incontro

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 5 gennaio 2023
Godland, la terra di dio. È davvero questo che cerca Lucas, giovane prete danese inviato a costruire una chiesa in una zona remota dell’Islanda, colonia guardata con disprezzo? Ma cosa è poi «la terra di dio»? L’anziano prelato nell’investirlo di una missione – che porta in sé l’essenza del colonialismo – gli raccomanda di «adattarsi» ai costumi locali: può essere una strategia, una dote, o solo la «lezione» di chi ormai, come ammette nella conversazione, si è lasciato alle spalle qualsiasi afflato utopico e gode dell’ottimo cibo e delle comodità del suo ruolo. A cosa allude però quell’impossibile utopia? Lucas...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi