Gombrowicz, inferni semiotici contro la buona società
Alias Domenica

Gombrowicz, inferni semiotici contro la buona società

Moise Kisling, «Ritratto», 1914

Novecento polacco Scritti agli inizi degli anni Trenta, privilegiando libere associazioni verbali e intertestuali, i racconti confluiti in «Bacacay» sono traversati da simbolismi e da echi psicoanalitici: dal Saggiatore

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 19 febbraio 2023
Nei primi anni Trenta dello scorso secolo, a una affollata riunione conviviale Witold Gombrowicz, sedutosi al pianoforte, eseguì un pezzo che presentò come musica sperimentale «contemporanea». Sollecitato dalla muta ammirazione degli astanti, avrebbe poi confessato di avere mosso le dita sulla tastiera a caso, essendo le sue capacità di pianista più che limitate. Il suo scopo era dimostrare lo snobismo della «buona società» di Varsavia, sempre pronta a farsi ingannare da chiunque sapesse manipolare con intelligenza forme e apparenze. A novanta anni dalla loro uscita, i racconti contenuti nella raccolta Memorie del periodo della maturazione, ora riproposti insieme ad alcuni,...

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