Italia
Gorizia, l’ultima trincea di Serracchiani tra la crisi e i nuovi nazionalismi
Amministrative Nell'area del centrosinistra sono diversi i contendenti alla candidatura, e la vittoria dell'establishment piddino non è per niente scontata. Nel centrodestra Forza Italia non ha ancora chiuso un accordo con la Lega
La governatrice del Friuli Venezia Giulia e vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani
Amministrative Nell'area del centrosinistra sono diversi i contendenti alla candidatura, e la vittoria dell'establishment piddino non è per niente scontata. Nel centrodestra Forza Italia non ha ancora chiuso un accordo con la Lega
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 14 gennaio 2017
Ernesto MilanesiGORIZIA
L’ultima “trincea” del Pd di Debora Serracchiani, che non può più permettersi sconfitte. E l’eredità di Ettore Romoli, classe 1938, co-fondatore di Fi in Friuli e sindaco negli ultimi dieci anni. Gorizia si prepara alle Comunali con uno spettro e un incubo. Dal 2004 è caduto il muro che divideva la piazza della ferrovia: dalla stazione jugoslava ammoniva Mi gradimo socializem («Noi costruiamo il socialismo»). Ma con l’ingresso della Slovenia nell’Ue si sono invertiti i flussi, commerciali e non, moltiplicando a Gorizia l’effetto della crisi. Così nella “città maledetta” della Grande Guerra si moltiplicano i rigurgiti nazionalisti, fascisti e razzisti...