Alias Domenica
Gormley, scolpire i principî del fare scultura
A Londra, Royal Academy, la mostra di Antony Gormley, curata da Martin Caiger-Smith Fulcri di energia che si espande nello spazio, le opere dell'artista britannico interrogano la realtà e il suo divenire, fra presenza e assenza
Antony Gormle (in foto), "Body and Fruit", 1991-’93
A Londra, Royal Academy, la mostra di Antony Gormley, curata da Martin Caiger-Smith Fulcri di energia che si espande nello spazio, le opere dell'artista britannico interrogano la realtà e il suo divenire, fra presenza e assenza
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 24 novembre 2019
Davide RaccaLONDRA
Entrando nel cortile antistante la Royal Academy of Arts di Londra ci accoglie il monumento in bronzo del suo primo presidente, il pittore Sir Joshua Reynolds. È in piedi da circa novant’anni e ci sovrasta con gesti ampi e risoluti. Col pennello nella mano destra e nella sinistra la tavolozza sembra dipingere l’aria, e a distanza di qualche metro incombe sull’Iron Baby di Antony Gormley, una minutissima scultura in ferro del 1999. Lasciata temporaneamente a terra e a portata delle nostre scarpe quest’opera sconcerta non solo per ciò che raffigura (un neonato visto di spalle e rannicchiato sul pavimento freddo)...