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Governi sudditi, politica estera irrilevante
Da Tripoli a Dublino Mancando un minimo di analisi non si è neppure in grado di trarre delle conclusioni di politica estera che abbiano una qualche rilevanza effettiva mentre in Europa si prepara la notte dei lunghi coltelli sulla riforma del trattato di Dublino sull’immigrazione
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Da Tripoli a Dublino Mancando un minimo di analisi non si è neppure in grado di trarre delle conclusioni di politica estera che abbiano una qualche rilevanza effettiva mentre in Europa si prepara la notte dei lunghi coltelli sulla riforma del trattato di Dublino sull’immigrazione
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 7 giugno 2018
Come si avvia l’Italia G-7 del Canada che comincia domani? La politica estera è una materia complessa e i politici italiani in maggioranza ne masticano assai poca, come del resto anche di storia e geografia. Se ci fosse un esamino pre-elettorale la gran parte verrebbe bocciata e così si preferisce scegliere gente che non è stata neppure eletta alle urne: una simpatica tradizione rinnovata in questa legislatura. Il nuovo presidente del Consiglio parla con il suggeritore e si sente soprattutto quando pronuncia la formula rituale della consunta repubblica del Belpaese: «La convinta appartenenza all’Alleanza Atlantica, con gli Stati uniti d’America...