Alias Domenica
Governo medioevale delle immagini
Klaus Krüger, "La politica dell’evidenza nel Trecento fiorentino. Pittura e immaginario pubblico", edizioni Viella Il saggio analizza i meccanismi che rendevano figurativamente «evidenti» i messaggi dell’autorità comunale: da Giotto a Orcagna al Libro del Biadaiolo...
Piatto anteriore del "Constitutum Artis Monetariorum" col Giglio fiorentino, primi anni del secondo decennio del XIV secolo, Firenze, Archivio di Stato, Ufficiali della Moneta, poi Maestri di Zecca
Klaus Krüger, "La politica dell’evidenza nel Trecento fiorentino. Pittura e immaginario pubblico", edizioni Viella Il saggio analizza i meccanismi che rendevano figurativamente «evidenti» i messaggi dell’autorità comunale: da Giotto a Orcagna al Libro del Biadaiolo...
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 14 marzo 2021
Klaus Krüger Nel 1394 Guido di Bari era a Firenze. Un’anonima cronaca racconta che i fiorentini si dovettero affrettare a coprire un affresco che si trovava sulle pareti esterne del Palazzo del Podestà (l’attuale Bargello) affinché Guido non vedesse che al Duca d’Atene, Gualtieri VI di Brienne, cui era legato da parentela, era stato applicato il trattamento riservato ai traditori, ai ladri e ai condannati: gli era stato, cioè, dedicato un affresco infamante. «Avaro, traditore, e poi crudele; lussurioso, ingiusto e spergiuro; giammai non tenne suo Stato sicuro». Così uno dei cartigli, già molto guasti, che Filippo Baldinucci riuscì...