Alias Domenica
Graham Greene, scene da un matrimonio: sul Bene prevale il grottesco
Novecento britannico Sellerio ritraduce «Brighton Rock» (1938), romanzo tragicomico e implausibile: resiste oggi il fascino della sua «demenza», tutta intrisa di un cattolicesimo blasfemo e fervente
Richard Attenborough in «Brighton Rock», film del 1947 di John Boulting
Novecento britannico Sellerio ritraduce «Brighton Rock» (1938), romanzo tragicomico e implausibile: resiste oggi il fascino della sua «demenza», tutta intrisa di un cattolicesimo blasfemo e fervente
Pubblicato più di un anno faEdizione del 2 luglio 2023
Caso non del tutto infrequente, Graham Greene è uno di quegli scrittori del Novecento europeo che hanno commentato la propria opera fino allo sfinimento. Ciò si deve forse alla celebrità, al fatto che egli fosse costantemente braccato dalle richieste di interviste, di auto-prefazioni, risposte, e interventi cui peraltro si concedeva volentieri; ma anche all’attitudine, che lo accompagnò fin dagli esordi, a ingaggiare battaglia contro chi si occupava dei suoi libri a mezzo stampa (secondo lui, male). Di Brighton Rock parlò con affezione altalenante, a partire dal rimorso per non aver soppresso la prima parte, ovvero l’abbrivio di un noir poi...