Graham Harman, nelle combinazioni oscure del pensiero
ITINERARI CRITICI Una intervista con il filosofo e autore di «Ontologia orientata agli oggetti», ora in traduzione per Carbonio. Parla uno dei massimi esponenti del «realismo speculativo» che vuole superare l’antropocentrismo. «La filosofia moderna è ossessionata dal rapporto tra il pensiero e tutte le altre cose. Invece, la relazione causale tra due oggetti inanimati traduce e distorce la realtà tanto quanto il pensiero umano. Rileggendo Heidegger, ho compreso che "utilizzare" uno strumento vuol dire entrare in contatto con la sua realtà, imperfetta quanto ciò che si dà nel percepirlo o teorizzarlo»
ITINERARI CRITICI Una intervista con il filosofo e autore di «Ontologia orientata agli oggetti», ora in traduzione per Carbonio. Parla uno dei massimi esponenti del «realismo speculativo» che vuole superare l’antropocentrismo. «La filosofia moderna è ossessionata dal rapporto tra il pensiero e tutte le altre cose. Invece, la relazione causale tra due oggetti inanimati traduce e distorce la realtà tanto quanto il pensiero umano. Rileggendo Heidegger, ho compreso che "utilizzare" uno strumento vuol dire entrare in contatto con la sua realtà, imperfetta quanto ciò che si dà nel percepirlo o teorizzarlo»