Internazionale
Gramsci tra i banchi della Guinea Bissau
Africa Nell’arcipelago Bijagòs, in assoluta autonomia dalle autorità, 1500 studenti e 60 insegnanti promuovono un sistema scolastico autogestito e bilingue. Con un occhio alle teorie dell’intellettuale italiano e all’alfabetizzazione di massa di Fidel. E un obiettivo: sconfiggere la marginalizzazione economica
Uno dei villaggio dell'arcipelago Bijagòs – Cosimo Quaratino
Africa Nell’arcipelago Bijagòs, in assoluta autonomia dalle autorità, 1500 studenti e 60 insegnanti promuovono un sistema scolastico autogestito e bilingue. Con un occhio alle teorie dell’intellettuale italiano e all’alfabetizzazione di massa di Fidel. E un obiettivo: sconfiggere la marginalizzazione economica
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 12 febbraio 2017
Cosimo Quaratino ARCIPELAGO BIJAGÒS, GUINEA BISSAU
Mi dà il benvenuto: «E adesso andiamo a riposare un paio d’ore, bisogna aspettare l’alta marea, si parte all’alba». Mi accoglie così, padre Luigi, all’aeroporto di Bissau, con un saluto essenziale e un programma tassativo. Qualche ora dopo la canoa prenderà a galleggiare e i marinai potranno finalmente avviare il motore. CI VORRANNO QUASI CINQUE ORE per arrivare a Bubaque, nell’arcipelago Bijagòs, ottanta isole di cui soltanto diciannove con alcuni piccoli villaggi di capanne. Sessantaquattro chilometri quadrati di foresta in mezzo al mare. Padre Luigi Scantamburlo, missionario del Pime (Pontificio istituto per le missioni all’estero) vive nell’arcipelago dal 1975. Arrivò...