Alias Domenica
Grand Hotel alfabetizza o corrompe?
Il fotoromanzo Dai fotoracconti di Zavattini alla condanna comunista, passando per «Sogno», «Bolero», «Famiglia Cristiana»: Silvana Turzio studia la parabola storica di un genere popolare nato nel dopoguerra, che raggiunse il suo culmine negli anni ’50 e ’60: Metamorfosi delle storie lacrimevoli, da Meltemi
Affiche della mostra Roman-Photo, 13 dicembre 2017- 23 aprile 2018, Marsiglia, Mucem
Il fotoromanzo Dai fotoracconti di Zavattini alla condanna comunista, passando per «Sogno», «Bolero», «Famiglia Cristiana»: Silvana Turzio studia la parabola storica di un genere popolare nato nel dopoguerra, che raggiunse il suo culmine negli anni ’50 e ’60: Metamorfosi delle storie lacrimevoli, da Meltemi
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 28 luglio 2019
Cos’è un fotoromanzo? Un perfetto congegno narrativo, degno delle più sofisticate teorie narratologiche, o la scenografia a tinte edulcorate entro cui immergersi per vivere passioni impossibili? Silvana Turzio lo racconta nel saggio Il fotoromanzo Metamorfosi delle storie lacrimevoli (Meltemi, pp. 214, € 24,00), dopo aver già esplorato il terreno in occasione della mostra Fotoromanzo e poi…, al festival Fotografia Europea 2018 di Reggio Emilia. Le parole che Michel de Certeau dedica alla lettura ne L’invenzione del quotidiano, costituiscono la premessa metodologica attraverso cui comprendere il successo del fotoromanzo. Egli afferma che il lettore, dinnanzi a un testo, non si limita...