Cultura

Grazia Livi, l’esperienza del «dispatrio»

Grazia Livi, l’esperienza del «dispatrio»

NARRATIVE Ristampato per L'Iguana editrice un volume della scrittrice fiorentina pubblicato per la prima volta nel 1980, «L'approdo invisibile»

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 22 luglio 2016
«Con le labbra ripeto misura, ma in verità non do questo nome a una dimensione, bensì a uno stato interno che mi chiama, che mi vuole far sua. Chiazza tiepida, mandorla di silenzio e d’ombra, confine struggente». Dal fondo di un esilio e del tremore prodotto dai suoi primi quarant’anni, Grazia Livi racconta come abbia radunato a sé le proprie forze per abbandonare definitivamente la scrittura giornalistica e occuparsi solo di quella letteraria. Pubblicato per la prima volta nel 1980, L’approdo invisibile (pp. 318, euro 16) ora viene ridato alle stampe da L’Iguana editrice che, nel suo progetto politico-letterario, individua...

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