Europa
Grecia, è caos sulle isole. «No ai centri per migranti»
Europa A Chios e Lesvos residenti inferociti contro l'invio di 600 celerini da Atene e gli espropri ordinati dal governo per realizzare due strutture detentive per i profughi. Diverse le anime in piazza e le ragioni alla base della protesta, ma tutti concordano: «Le isole vanno evacuate»
Scontri a Lesvos tra residenti e celerini inviati da Atene – Ap
Europa A Chios e Lesvos residenti inferociti contro l'invio di 600 celerini da Atene e gli espropri ordinati dal governo per realizzare due strutture detentive per i profughi. Diverse le anime in piazza e le ragioni alla base della protesta, ma tutti concordano: «Le isole vanno evacuate»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 27 febbraio 2020
Sulle isole greche di Chios e Lesvos è scoppiato il caos. Da lunedì notte non si fermano scontri, manifestazioni e scioperi contro l’arrivo di centinaia di celerini dalla terraferma. Nei giorni scorsi il governo di Nea Dimokratia, guidato da Kyriakos Mitsotakis, aveva espropriato con procedimenti d’urgenza i terreni per realizzare gli annunciati centri di detenzione in cui rinchiudere i profughi che arrivano dalla Turchia. Contro l’ostilità delle popolazioni locali, ha inviato due navi cariche di circa 600 agenti, idranti ed escavatori. «Nemmeno i colonnelli avevano fatto arrivare così tanta polizia dalla terraferma», racconta Alexandros Petrou, che vive e lavora nel...